sabato 12 gennaio 2013

Mariangela Melato





"Bisogna diffidare di due categorie di persone: quelle che non hanno personalità, e quelle che ne hanno più di una". (Mariangela Melato)



Vincitrice di 9 David di Donatello e di 6 nastri d'argento per le sue interpretazioni. Mariangela Melato, l’attrice per eccellenza, versatile, cantante, ballerina, artista, studiosa delle arti figurative (siamo nella cuspide giusta) era una vergine ascendente vergine. Ma quasi negli ultimi gradi del segno, con un importante confine nel segno della bilancia dove tra l’altro troviamo Nettuno, signore della sua VII.

Mercurio, signore del tema, è in seconda casa bilancina e questo elemento offre un’importantissima chiave di lettura. Ovvero la bella e brava Mariangela nasce evidentemente per fare arte, per essere artista, e farne appunto una professione, la seconda casa. Venere, signora della seconda bilancina, posta nello scorpione di III, offre un importante contributo magnetico nelle relazioni quotidiane, e in questo settore fornisce anche un elemento di “ricchezza” umana e genetica, oltre che economica, legata propriamente all’arte. Dunque solo da questa lettura siamo in un contesto artistico apprezzabilissimo.

Il riferimento della seconda casa, ci permette di osservare molto velocemente la posizione del toro (importante anche per la venere scorpionica) che posto sulla IX casa offre un’importante apertura al mondo, ma in modo molto pratico. E la vergine, in quanto a mestiere e praticità ne sa davvero molto. In oltre questo toro risuona, come dicevo, la vita pratica, di piaceri fisici e gustativi, e non fa perdere il soggetto in chiacchiere e pensieri troppo celebrali. Diciamo allora che la vita se la godeva eccome, per quello che possiamo dire. E non che sia mancato l’intuito. Una delle frasi più celebri: “Bisogna diffidare di due categorie di persone: quelle che non hanno personalità, e quelle che ne hanno più di una”.

Lilith, nel segno del Toro, poi, indica una vita particolarmente potente a livello di libido e porta ad un desiderio di esplorazione della radice più profonda dell’inconscio. La configurazione permette di evidenziare il tema di una donna intelligente, diretta, sensuale, pratica, divertente. Con un accento sull’arte dell’improvvisazione assolutamente degna della recitazione che ha condotto! Non c’è che dire!



Ma andiamo con ordine.

La cosignificanza segno ascendente rimanda all’ariete, posto in VIII casa con un marte domiciliato piuttosto forte. E qui troviamo una primissima ombra dell’artista. Poiché questo Marte si oppone vigorosamente al Mercurio, signore del tema. Possiamo vedere in questa opposizione qualcosa di molto forte che non si ferma soltanto ad alcuni dati generici. Si tratta di un tema che potrebbe spingere il soggetto ad una certa crudeltà, cattiveria, civetteria che spesso caratterizzano lo spettegolezzo del segno. Ma la persona potrebbe aver vissuto dei problemi di inibizione o più direttamente questo asse, bilancia/ariete rimanda ad una certa chiusura al mondo delle relazioni, nonostante la straordinaria disinvoltura sociale e mondana che l’attrice incarnava (asse dello stress per eccellenza potrebbe incentivare il temperamento nervoso e analitico della vergine e no di meno quello perfezionista estetico-formale della bilancia).
Detto più semplicemente è possibile che la persona abbia assunto un atteggiamento molto spesso immediato diretto che alla peggio è finito per assumere una reazione nervosa e impulsiva. Alcune scelte potrebbero essere state dettate dall’impulso, dall’istinto, e per questo divenute premature, compromettendo beni materiali o rapporti intimi (asse II-VIII).


 Il lato affettivo, Marte, il partner interiore, per usare un’espressione cara a Liz Green, viene vissuto con delle resistenze di carattere assolutamente mentale e dove non esente un certo grado di critica intellettuale e una dose di “nervosismo”. In effetti, i ruoli da lei incarnati ci permettono, quasi per una sincronicità drammaturgica, di trovare alcune linee guida dei suoi personaggi. L’attrice debutta con L’Orlando Furioso di Ronconi (1968), trama in cui il Potere, quello geopolitico e quello amoroso, si intrecciano in modo esemplare e incarnano a dovere le funzioni Plutoniche (la cosignificanza della VIII è forte). Ma anche la seduzione e il corteggiamento, il tradimento in Mimi Metallurgico (1972) nel personaggio di Fiore, amante e compagna di Ludovico Massa (Gian Maria Volonté) nella Classe Operaria va in Paradiso (1971), o prostituta nel Prete Sposato (1971) o ancora trasgressiva e nascosta del personaggio dell'amante di Moro alias Volonté, in Todo Modo (1976) sempre del genio di Elio Petri. E ancora il problema dell’infertilità nel film Lo chiameremo Andrea, o la ragazza madre nel film di Pietrangeli, o il ruolo di Giovanna Abbastanzi nel La poliziotta, o lo snobismo altolocato nell’oramai cult Travolti da un insolito destino. Particolarmente significativo è il ruolo di Cinzia Razzi nei Panni Sporchi di Monicelli, dove gli intrighi familiari e le dinamiche annesse possono essere simbolo di una situazione interiore molto precisa (l’asse V/XI opposizione vertex/plutone). E alla fine ha incarnato per molto tempo Medea, ancora il femminile ferito che ferisce e uccide! Medea abbandonata da Giasone, uccide i suoi figli! Quel Marte in VIII, stigmatizza davvero molto questo processo simbolico.


L’opposizione per altro risuona anche per via dell’asse I-VII dove si registra la presenza dei nodi che pongono una delle problematiche psichiche (e karmiche) proprio nel mondo delle relazioni.

Qualcosa dentro di lei è stato trattenuto per molto tempo, con un Nodo Nord eclissato dal sole e con Nettuno, che pure si riflette per quasi opposizione in questa settima pesciolina. Si può dire che molto spesso l’attrice ha sentito sulla sua vita un forte peso di sopportazione delle cose, trasformando con un’importante apertura spirituale o filosofica tutta quello che gli stava dentro.

Infatti, si tratta della seconda opposizione importante del tema, sempre sull’asse relazionale che la pone evidentemente sulla distanza rispetto alla relazione intima e coniugale. È una caratteristica di chi ha i nodi posti in questo settore della carta.


Il nodo sud, in VII, subisce il fascino ma anche fantasie particolari, altissime, a volte esagerate, a volte medianiche di quel Nettuno e del Nodo Nord. E se da una parte la persona potrebbe aver sentito l’empatia per le cose del mondo e dell’universo, dall’altra è possibile che abbia creato nella sua prima parte della sua vita un mondo personale assolutamente fantastico e utopico. Dato ovviamente da confermare.
Ma non si tratta di una dissociazione, poiché il Sole congiunto si fa portatore del principio di realtà. In oltre questa configurazione porta un interesse particolare per le cose religiose, per la filosofia e per la medianità, forse un talento che la stessa attrice non ha coltivato o più semplicemente non ha reso pubblico. Alla peggio, nel caso di una prevalenza dell’ombra del nodo nord, l’artista potrebbe aver vissuto degli stati psicotici se pur lievi. O semplicemente ha trovato consolazione nelle fughe alternative che ben si rappresentano con un allineamento con Nettuno/Nodo Nord (ovvero piaceri, droghe, paradisi artificiali). Sia chiaro: non si sta dichiarando un elemento morale, quanto evidenziando la predisposizione psicologica personalissima di questa carta.

Il Sole opposto al nodo sud, rimanda in oltre ad una relazione non cristallina con il maschile paterno, e Nettuno conferma l’ipotesi psicologica che richiede un lavoro molto attento sui contenuti anche “medianici”.

In oltre si stabilisce un quadro clinico medico importante come vedremo in seguito.

Un’ulteriore opposizione tra Plutone (risuona forte il Marte in Ariete di VIII) e il Vertex (atteggiamento psicologico della persona secondo Baldini) evidenzia il quadro psicologico della persona. Il tutto avviene nell’asse V/XI che secondo le mie osservazioni portano sempre ad una situazione complessa nell’essere figli dei propri genitori, e nella gestione dei figli come genitori. La Melato pare non abbia avuto figli. E più certo che questo quadro rimandi ad una ferita con il paterno sul piano dell’autorità o qualcosa del genere, anche per la forte spinta che l’asse cancro/capricorno imprime come rappresentazione della relazione genitoriale.
Il vertex nella quinta casa, nel segno acquario (un altro curioso "rivolto" di questa carta) potrebbe aver portato ad un “disturbo paranoide” (metodo evidenziato da Baldini) che con una opposizione Plutonica potrebbe aver assorbito molta energia nella vita psichica della persona. Diffidenza, sospettosità con una paura di essere traditi. E in questa configurazione Plutone, la libido, ma anche la spinta ad esprimere quello che sentiamo, finisce per avere un duello difficile con questa fantasia personale. Anche in questo caso è necessario fare uno studio preciso del suo percorso esistenziale, per cui mi limito a dichiarazioni per ora assolutamente simboliche offerte dalla carta.
Il riferimento a questo schema, rimanda per forza di cose a Venere, nello scorpione, e a Marte in ariete, una linea importante anche per le corrispondenza emotiva del terzo chakra (secondo lo schema proposto da Maddaloni e altri illustri studiosi) descrivendo sul piano astrologico una difficoltà di incontrare la relazione affettiva in senso risolto; e sul piano dei chakra, rimanda ad un senso del territorio che ha reso difficile alcune situazioni di vita pratica. Il vertex, qui, descrive un forte desiderio di trovare la persona importante che sappia riconoscere il valore che la partner porta, e forse (la V casa qui è importante anche per il rimando al Leone di XI) di essere al centro delle attenzioni del partner.

La carta descrive che esiste una sorta di resistenza, probabilmente per un vissuto psicologico genitoriale o in qualche fantasia che per ora non ritraccio. È possibile che in situazioni estreme, quel Plutone, abbia fatto permesso la comprensione di molte cose che riguardano l’inconscio. Quindi una configurazione che se ben canalizzata permette un’importante evoluzione psicologica della persona.

Non solo: è possibile che la Melato abbia davvero fatto un percorso psicoanalitico dove essa stessa sia riuscita ad eliminare le “scorie” psichiche (ancora quel plutone di XI) e ad un riordino dell’anarchia che probabilmente ha caratterizzato una parte della vita interiore (appunto l'opposizione Plutone-Vertex). Il problema potrebbe essere stato quello dell’autodisciplina.
Tuttavia la giovane Melato, studentessa di Arte, commessa per pagarsi i suoi studi di recitazione, ha di certo incarnato sin da subito un atteggiamento responsabile e diretto agli scopi, elemento che come ho già evidenziato certo non manca a questa carta. Diretta, intuitiva, agilissima!

Per l'aspetto Vertex/Plutone, la letteratura indica due tipi di personalità: quella spirituale ed emancipata, capace di un importantissimo lavoro su di se (e la recitazione diciamo che già lo è); e l'altra che vive il livello complesso e dispendioso delle energie più istintive, chiuse in un circolo vizioso con il timore di essere tradito, derubato o plagiato (elemento plutoniano).

L’intuito e il genio non sono certo mancate all’artista e questo elemento è rafforzato dalla carta. Esiste un importante potere che parte dal principio di realtà, la concretezza della vergine, e con questo Plutone opposto alla Vertex anche le stesse “incazzature” non si sono certe fatte attendere al momento richiesto.

Il vertex acquariano, poi, indica indipendenza, creatività, posizione importante per l’atteggiamento istrionico, teatralizzante (l’acquario da sempre porta musica, arte e comicità) e rende la persona assolutamente versatile. Un modo evidentemente di superare l’ottenebrante Plutone o quello che in questa carta può rappresentare. La cooperazione e la relazione amichevole può essere stata un ottimo antidoto a certe chiusure o a certe competizioni interiori.



Venere è il vettore di carico dell’opposizione Vertex/Plutone, incarnando anche come pianeta significativo di questo tema, non poche problematiche di carattere affettivo coniugale e confermando il desiderio di creare un lavoro/ambiente più consono alla propria indole, rispetto al clima di origine.
L’istinto forte, venere scorpionica, deve fare i conti con la condizione familiare, gli attriti emotivi, il tipo di educazione, evidentemente. La Venere scorpionica è invece all’avanguardia, indipendente, mobilissima, quella “strana” di casa!
E forse il progetto ha vissuto non poche contraddizioni nel tentativo di modificare alcune convinzioni personali. E a portato la giovanissima Mariangela a vivere situazioni non proprio chiare, qualche zona grigia, e un buon grado di opportunismo, qualità della vergine/mercurio. Il desiderio di riformare un nuovo mondo personale è stato così forte, evidentemente, da divenire più vero del vero!

Un importante incontro è la quasi congiunzione tra Saturno e Urano (ciclo di 14 anni) che posto sulla cuspide Toro/Gemelli sulla cuspide della IX/X casa porta un ulteriore talento: senso pratico, convenienza e cambiamento di percorsi istantanei, senza troppe chiacchiere. Forse uno dei segreti dello stare al mondo. E uno dei suoi talenti personali. L'improvvisazione immediata, l'intuito subito pronto a nuove possibilità.

Qui gli attaccamenti alla vita paiono superati e assolutamente liberi. Ed è il caso di dire che esiste una Mariangela esterna, sociale, libera, molto competente e capace, e una Mariangela molto complessa all’interno, che deve affrontare un percorso più oscuro. Un’ ulteriore capacità pare essere stata quella di tenere distinte le due figure da un punto di vista strategico, nell’arte del saper vivere!

La vicinanza di Lilith, tuttavia, in IX casa potrebbe aver oscurato gli obiettivi e questa praticità. In quella posizione è come esistesse una ombra molto profonda che condiziona la vita pratica del soggetto e che esista una sorta di doppio peso in ogni cosa che la persona compie.
Lilith contiene il rimosso, il profondo e anche quella parte di libido non accettata. Come valenza sessuale, quindi potrebbe indicare qui una sorta di freddezza/disinvoltura per l’argomento sessuale e per la stessa pratica. Anche, qui, come in altri parti del tema, emerge un lieve conflitto di identità e di integrazione della sessualità. Ma non per una sorta di trauma quanto di desiderio di sublimazione del sentimento affettivo e della stessa pulsione che spinge gli esseri umani ad accoppiarsi! Il suo personaggio in molti film racconta proprio questo! Le resistenze, la seduzione, l’abbandono.
Ovviamente, la parola a chi ha conosciuto da vicino la grande attrice!

Poi Lilith nel toro, nella sua valenza sessuale, non può che essere indicatore del desiderio sensibile, e per la ricerca di amori e sensazioni, di sperimentazione che possono essere un indice di un atteggiamento disinvolto, ma che nel profondo potrebbero descrivere un condizionamento molto più complesso come accade per tutte le pulsioni di base. Insomma stiamo parlando di promiscuità! Dato che  per quanto personale, deve essere confermato da una sua eventuale biografia.

I pianeti di X appena descritti, realizzano un fortissimo trigono con lo stellium di I casa, indicando come il talento, la fantasia, e un certo psicodramma sia state assolutamente il pane per acquisire una posizione sociale e professionale. Sarebbe dunque interessante studiare la sua vita da un punto di vista psicoanalitico per comprenderne le dinamiche. E anche Mercurio, signore del tema per via segno/ascendente, vive un importante trigono con Giove di MC, da evidenziare l’esito professionale e monetario del mestiere. Naturalmente un bel Giove gemellino, alla faccia dei mass media e dei mestieri dello spettacolo!

Tuttavia esistono problematiche di altro tipo. Giove, questo Giove che dona possesso e fortuna professionale, riceve la quadratura dei nodi e dei pianeti in prima casa. Si tratta di una configurazione della ricerca di un appoggio, di un’insicurezza (con gli attori ci sta pure) e di un disordine che potrebbe essere divenuto anche un talento! E una certa percezione del caos è già presente in quel vertex in opposizione a Plutone. 
Non solo: la sistemazione professionale appare essere un sostituto delle problematiche affettive coniugali. Per carità, niente di male, e la carta illustra questo sistema di compensazione. Il fatto che questo passo ha dovuto fare in conti in modo abbastanza diretto con l’immagine che la persona ha di se stessa. Dunque alla stregua di un lavoro davvero psicoanalitico.

La Luna di XII, altro punto di confine, tra Leone e Vergine, è un po’ oscurata e qualche giorno dopo vivrà il suo novilunio. È una luna debole, quasi sparita nel cielo, posta in XII descrive una emotività quasi nascosta, ferita. Descrive un’infanzia ristretta – ambiente quotidiano da cui la persona sarebbe fuggita – con il femminile materno (rappresentazione interiore) non proprio amorevole o assente e qualche attrito con la stessa famiglia. E il quadrato con Saturno/Urano sembra sacrificare la parte più naturale e spontanea della persona. Tuttavia questa ulteriore rappresentazione indica in modo chiaro quanto l’attrice abbia desiderato conoscere il mondo ed esplorarlo, accettando il rischio e di compromessi (quella Lilith la vicino!)
Questa è la luna che Rudhyar attribuisce alla visione rivoluzionaria e profetica dell’individuo. Chi più di lei è stata in grado di svolgere la propria realizzazione? Da questo punto di vista il tema ci racconta una persona riuscita, e la vita e il successo ne sono una conferma. Grande segno di coraggio, di sfida, di superamento di se stessi. Solo da questo, Mariangela ha dimostrato di essere una grande! “Potente, fantastica, nervosa”, come la ricorda chi l’ha conosciuta.


Le notizie sul suo decesso (11 gennaio 2013) parlano di un male incurabile e nella fattispecie problemi con il pancreas. Se confermata la notizia, possiamo assolutamente dire che la ghiandola corrisponde astrologicamente alla vergine e al cancro (Cornwell/ Cavadini). Le funzioni sono due: quella esocrina, dove vengono prodotti gli enzimi digestivi per la trasformazione dei grassi, amidi e protidi che la tradizione assegna al Cancro; e un’endocrina per la produzione dell’insulina e il controllo glicemico che la tradizione assegna alla Vergine (esiste poi un’importante funzione per la produzione del latte materno gli anticorpi necessari al neonato, che rientrano ancora nel Cancro)
Ma anche in questo caso diamo in ordine.

L’opposizione dei nodi punta l’attenzione sull’asse fisico per eccellenza, vergine/pesci, per altro potenziato dalla funzione ormonale di Nettuno, pianeta dell’equilibrio ormonale, delle metamorfosi che posto nello stomaco/pancreas è già indice di una possibile tendenza.
Venere, pianeta della germinazione e degli equilibri, riceve la quadratura psicosomatica dei Plutone/Vertex proprio nel segno dello scorpione indicando una possibile squilibrio sul piano delle funzioni sessuali intese anche da un punto di vista energetico psicologico, e non solo anatomico. Ovviamente il dato andrebbe confermato.

Mentre l’opposizione Marte/Mercurio indica sull’asse ariete/bilancia non solo il picco di stress che la persona ha potuto vivere, ma una sorta di contrasto biologico tra le funzioni immunitarie e quelle del trasporto chimico. Tanto più che i gemelli, luogo di questo trasporto e dell’ossigenazione con Giove, vive una quadratura con i nodi, e lo stellium di prima casa, rimandando ancora una volta a qualcosa che si blocca nello stomaco. Proprio il pancreas. Che in questa lettura ha indicato anche l’ombra interiore della persona.
E come se tutto funzionasse ma ad un certo punto, il soggetto vivesse una sorta di blocco in un punto preciso. C’è da dire che alcune fasi sono un po’ out con la luna quadrata a Saturno e Urano che sembrano bloccare e improvvisamente accelerare il bioritmo della persona e descrivendo in sede comportamentale una sorta di bipolarità. Altro dato da confermare.
Il punto di Talete in cui l’opposizione Plutone/Vertex scarica il vissuto (l’esperienza genitoriale e una certa diversità con l’ambiente di base) è proprio il suo segno Vergine con lo stellium e quel nettuno che assume una valenza tanto ormonale, quanto metamorfica. Da qui prende forma l’ipotesi energetica e patologica del pancreas che subisce gli influssi negativi del tema.
Il Pancreas appartiene insieme al fegato al primo foglietto Hamer, endoderma e produce l’enzima più potente in assoluto del corpo.
Una prima lettura di questa esperienza è quella del boccone che manca e un problema di sopravvivenza e rimanda appunto alla prima istanza dell’endoderma che deve nutrirsi e respirare (secondo la lettura della medicina del dottor Hamer).
Tuttavia esiste un ulteriore piano che indica una conflittualità di cose che vanno contro la propria volontà e che si registrano nella primissima vita del soggetto (prima casa, nascita e infanzia con una fortissima valenza karmica per via dei nodi lunari).
La volontà appare ferita e la persona potrebbe aver vissuto, nei casi in cui il pancreas è degenerato, un’onta, l’amarezza (fegato/pancreas) indecenza, ignominia. Cosa sarà mai successo dunque nella vita dell’attrice.  Si chiama “boccone amaro” e rifiuto di un compromesso.

  L'attrice prima del decesso era impegnata con questa opera tratta da un testo di Marguerite Duras, Il Dolore. La Duras nata a Saigon il 4 aprile 1914 è stata scrittirce e regista. L'incredibile sincronicità astrologica "pone" questa data e questo segno (Ariete) nella VIII casa del tema natale della Melato con un Marte che assume il ruolo di anereta.

Il conflitto del pancreas, rimanda ad una rottura contrasto con un ambiente familiare, dove si intende o un legame sia di origine che derivato (un partner). Il rifiuto non integrato o non canalizzato, produce dunque il blocco, l’amarezza si fa davvero esistenziale e uno dei piani interpretativi ed energetici di questo aspetto è proprio la degenerazione del pancreas (amarezza e rifiuto) o del fegato (rabbia). E il rifiuto per qualcosa potrebbe esser diventato anche la paura di una reazione a questo atteggiamento. Sia personale che del presunto interessato. Insomma non si tratta di un conflitto leggero e subito risolvibile e richiede una certa cura che la vita di tutti giorni spesso ci toglie.
Sarebbe dunque interessante leggere una sua biografia per trovare un riscontro su quanto detto o eventualmente rivalutare il piano interpretativo.
Ovviamente questa lettura non costituire ne una diagnosi e ne una terapia, quanto un piano di lettura della carta che secondo la tradizione ci permette una visione simbolica dei vettori in gioco.



Un ultimo piano: Giove è Almuten del tema e riceve la quadratura dell’asse relazionale. L’afeta o datore di vita è l’ascendente con rimando a Mercurio, che riceve l’opposizione da Marte, evidentemente qui anereta della carta.

Ovviamente le carte da elaborare sono diverse. Quella vedica/siderale, quella delle direzioni secondo le varie tecniche (primarie, secondarie, simboliche) e secondo le possibilita (mundane, celesti e converse), la carte dei transiti, la carta armonica, e non per ultimo quelle delle rivoluzioni solari e lunari. Tutto questo per affrontare in modo più organico le parti coinvolte.

Tuttavia questa prima lettura dice molto a riguardo. Una grande attrice e una grande donna che ha donato a tutti noi grandi emozioni nate sotto la buona stella del talento!
Ciao Mariangela!




1 commento:

  1. IL PRIVILEGIO DI AVERLA ACCANTO
    di Renzo Arbore

    "Sono stato innamorato di una grande artista e di una grande donna. E sono stato fortunato, per aver conosciuto una persona eccezionale che mi ha fatto diventare prima uomo e poi artista, una fortuna, lo dico con il cuore a pezzi, che ora pago con il grande dolore che provo.
    Per lei, che era un dono della vita, ho sentito un amore ininterrotto. Io che ho sempre desiderato diventare un artista, stavo con una artista vera, un privilegio unico averla accanto, vedere che le sue scelte erano sempre fatte per migliorarsi; non era artista per ambizione personale o smania di ricchezza, lei viveva l'arte come una missione e per questa ha affrontato grandissime rinunce improntate all'etica, alla bellezza, alla cultura.
    Era figlia di un timidissimo vigile urbano che ho conosciuto e lei era riuscita con enorme fatica e rinunciando alle cose futili a coltivarsi. Amava i libri, fino all'ultimo li ha voluti con sé, ai complimenti vacui preferiva quelli del suo pubblico fatto di persone modeste e intellettuali schivi. Andava orgogliosissima, tra i tanti premi, dall'aver ricevuto due volte il Duse, stravolgendo così il regolamento che non consentiva doppioni.
    Questi ultimi tre anni, sono stati terribili per lei e anche per me. Nonostante ciò, malata, sottoposta a cure faticosissime affrontate con enorme coraggio, viveva per tornare sulla scena e ha ancora portato al successo tre lavori straordinari: Casa di bambola, Il dolore, un meraviglioso monologo e Filumena Marturano per la televisione. Era una donna vera, con una nobiltà d'animo fortissima. I suoi sentimenti erano puri, s'interessava di piccoli artisti, saltimbanchi, gente semplice, era lontana dalla meschinità, dalle menzogne, dalla cattiveria, dal cattivo gusto.
    Lei mi ha insegnato la sua cultura straordinaria e io le ho fatto amare la cultura del Sud. Come i grandi aveva un fortissimo senso dell'umorismo e della musica. Aveva lo swing, una grazia interiore; ballava come nessuna, si aggiornava in maniera che mi lasciava stupefatto, aveva una passione per la sceneggiata, come per Ronconi e Medea, era multiforme. Tutto senza mai un accenno al botteghino, non abbiamo mai parlato di soldi noi due. Oggi la ricorderà Emma Bonino: non si conoscevano bene ma Mariangela l'amava perché riconosceva in lei il suo stesso rigore. Sempre con un sorriso. Quello con cui ci ha lasciato."

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