mercoledì 31 ottobre 2012

Astrologia dell'Italia [1° parte]





Sull’Italia, inevitabilmente, subito una questione. Quando nasce?

L’argomento è davvero complesso, ma con un ragionamento cronologico possiamo giungere a due riferimenti importanti.

In primo luogo è necessario parlare di Italia in senso contemporaneo evitando le varie fasi del Risorgimento Italiano. Navigando per la rete ho trovato analisi astrologiche per il 17 marzo 1861 (unificazione nazionale), quando effettivamente il paese era in formazione, ma sotto un'altra storia che doveva conoscere ancora l’annessione di Roma al Regno d’Italia. Ho trovato analisi astrologiche per il 20 settembre 1870, giorno in cui i bersaglieri dei Savoia entrarono per la Breccia di Porta Pia, realizzando un evento importante per il destino geopolitico di tutta l’Europa. 

Come pure ho letto di un utente di un blog che voleva considerare il 2 luglio 1871, data della dichiarazione dell’annessione ufficiale di Roma al resto del Regno, e per questo proponeva l’analisi astrologica di questo momento. Credo che queste analisi, per quanto legittime e importanti, siano piuttosto premature rispetto alle condizioni contemporanee dell’Italia, e che riflettano certamente alcuni valori simbolici che però poco si adattano al Paese all’indomani dell’8 settembre. 

Dunque il periodo interessato è quello del caldissimo giugno 1946 in cui Monarchia e Repubblica si giocano il destino del paese. Nella domenica del 2 giugno del 46, circa 25 milioni di Italiani vengono chiamati alle urne per il Referendum. Probabilmente questa è la data che costituisce a livello formale e sostanziale il fondamento della Repubblica Democratica Italiana. Tanto è che negli anni a venire la stessa festa della repubblica continuerà ad essere festeggiata in questo giorno importante. Fin qui nessun dubbio.



 Anche qui si apre un piccolo excursus. Nella rete, qualcuno pone la nascita dell’Italia per il 10 giugno 1946, giorno in cui circolano insistentemente le voci dell’esito del referendum, con l’abolizione della monarchia, ma a quanto pare niente di ufficiale venne poi confermato. Gli storici ricordano infatti:

Lunedì 10 giugno 1946; Salone della Lupa Montecitorio. La Corte di Cassazione, per voce del suo Presidente Giuseppe Pagano, legge i voti ottenuti dall'una e dall'altra parte senza tuttavia proclamare la vittoria della Repubblica come tutti si aspettavano.

Si parlò di eccesso di formalismo costituzionale; di giusto tempo richiesto dal ricorso; di un’insistenza di Togliatti nel ritardare gli esiti. Dunque da un punto di vista storico, niente di certo per questo giorno.









Nei siti interessati, si parla anche di prendere in considerazione il 13 giugno, quando alle ore 22.00 viene diffuso il proclama di Umberto II di Savoia (15 settembre 1904 ore 23.00, vergine, ascendente gemelli) in cui annunciava con rammarico la sua sconfitta e si ponevano le basi per il suo esilio. 


Il 25 giugno l’Assemblea Costituente inizia i suoi lavori e per il 28 elegge presidente provvisorio Enrico De Nicola, poi di fatto primo presidente della Repubblica Italiana (9 novembre 1877, scorpione ascendete scorpione). Il 22 dicembre 1947 l’Assemblea approva la Costituzione che entrerà in vigore l’1 gennaio 1948. Ma questo, appunto è un'altra storia.

Forse più logico prendere in esame il 18 giugno 1946, ore 18.00, giorno in cui l’esecutivo De Gasperi (3 aprile 1881, ariete ascendete acquario) si insedia istituzionalmente. La Corte di Cassazione conferma la vittoria repubblicana con 12.718 641 voti favorevoli contro 10.718 502 voti favorevoli alla monarchia e 1.498 136 voti nulli, e proclama ufficialmente la Repubblica. E questo fatto, evidentemente rappresenta la nascita in senso ufficiale.

Ne conviene che questi due momenti della storia italiana il 2 giugno e il 18 giugno sono particolarmente descrittivi e sanciscono in modo definitivo l’esito degli eventi politici.

Il primo, la nascita in vitro, prende avvio proprio nel Referendum il quale registra il clima e le tensioni sociali nel contesto italiano (il 18 giugno la Corte di Cassazione sentenziò la vittoria certa della Repubblica). Probabilmente le forze in gioco, con tutti gli eventi che riguarderebbero i brogli elettorali, il proclama di Umberto II, le spinte sociali, i di scontri di piazza, le strane dinamiche al Ministero degli Interni, lo smottamento definitivo della monarchia, le forze socialiste e progressiste, il desiderio di un periodo di pace e di ricostruzione, sono tutte da ascrivere all’evento di massa del Referendum, che per altro vede coinvolte a livello nazionale, per la prima volta, anche le donne. Qui esiste il paese reale e la lettura di questo clima lo troviamo appunto con la mattina del 2 giugno. Humus è ineccepibilmente qui con tutti i valori simbolici.


E in secondo luogo, il 18 giugno, si possono individuare le linee politiche adottate per accelerare la risoluzione sociale ed economica del Paese, nel momento esatto in cui De Gasperi si insedia istituzionalmente cercando di tradurre il sentimento popolare espresso dagli elettori.


Dunque, credo che importanti letture simboliche siano da rintracciare in entrambi in questi due momenti.  Le doglie del 2 giugno e il parto il 18 giugno.

Alcune specifiche. Credo che il riferimento importante, la ghianda, sia proprio la mattina stessa all’apertura dei seggi, appunto la mattina del 2 giugno. Per tanto fisserò l’orario proprio per la mattina ore 8.00. Essendo la Capitale il centro istituzionale per eccellenza, scelgo Roma come orizzonte degli eventi. Lo stesso vale per il 18 giugno dove tutte le cronache riportano le ore 18.00 come il momento dell’annuncio della vittoria definitiva della Repubblica.



 (continua 2)

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