sabato 25 maggio 2013

Giulio Andreotti: il "divo" del Potere





 
 Cosa vorrei sulla mia epigrafe? Data di nascita, data di morte. Punto. 
Le parole delle epigrafi sono tutte uguali. A leggerle uno si chiede :" 
ma scusate, se sono tutti buoni, dov'è il cimitero dei cattivi?"



Trattare l’argomento politico è sempre complesso. Sia per la tematica stessa; per la mancanza di una storiografia accuratamente aggiornata. E sia perché gli elementi da analizzare quasi mai sono psicologici o specificatamente noti come invece potrebbe avvenire per i personaggi della storia passata o per le biografie di pittori, cantanti o popstar. E in sede di analisi astrologica, questa prospettiva, potrebbe costituire un limite.

Tuttavia, credo che sia legittimo e doveroso affrontare il tema astrale di uno degli uomini più importanti della storia italiana. Il senatore a vita Giulio Andreotti, uomo politico che ha coperto un intero arco di storia politica italiana, tra misteri, segreti e molto altro. Per usare una ormai nota battuta di Beppe Grillo, quando Andreotti morirà, potremmo aprire la sua gobba, e prendere la scatola nera!

Il senso era più o meno questo. E questo lavoro non si propone di indagare certo le numerose scatole nere della Prima Repubblica, quanto cercare di capire l’uomo e la sua indole.

Intanto un dato certo. Andreotti da Capricorno pieno, con ascendente medesimo incarna il talento politico per eccellenza. Non occorre qui specificare che il Regno (Honorem) e la Presidenza del Consiglio sono associati a questo settore e alla X casa. Tanto che l’imperatore Cesare Augusto Ottaviano faceva stampare lo stesso simbolo astrologico in molte delle sue monete (la data di nascita di Ottaviano in realtà pare oscillare tra il Leone/Vergine del 63, più verosimilmente il 23 settembre secondo Wikipedia). Già da questo piccolo dato esiste un’importante tradizione storica e politica.

In oltre, per l’astrologia Mondiale o Politica troviamo la corrispondenza della X casa: Il Presidente o il Capo Esecutivo; il partito politico al governo; i personaggi pubblici; la condizione nazionale di fronte alle altre nazioni; il potere nazionale; la legge e l'ordine; le restrizioni che colpiscono una nazione; la sicurezza nazionale; le decisioni esecutive e le leggi concernenti i pensionati e gli anziani. Negli Enti: il successo professionale, il fallimento.

Il sole del senatore è posto in prima casa nell’ultima decade del segno, sul confine tolemaico di Marte valore importante anche per la cosignificanza di questa casa, ovvero l’ariete. Il segno dell’ariete è posto come sottotono del tema, nella terza casa, dove vengono evidentemente espressi i contrasti nell’ambiente quotidiano e della lotta in esso. Tuttavia l’assenza di pianeti in questo settore non è molto indicativo. Marte da parte sua è posto nella prima casa molto amplia (44°) con all’interno Venere e Urano.  



Marte è nel segno dell’acquario anticamente dominato da Saturno (oggi Urano) e pone un’importante valenza di totale indipendenza, volontà autonoma e intuizione. E questo Saturno è assolutamente importante anche per la sua posizione nel segno del Leone, il quale “scambia” un’importante reciprocità con il segno solare e rendere il soggetto legato al controllo del potere e del dominio (Capricorno e Leone sono fortemente portati a questo luogo). Questo Saturno, secondariamente, frena l’impeto creativo sensibile, inteso come desiderio libidico, portando il soggetto ad una retta sobrietà e ad una fedeltà coniugale. Fino a prova contraria!

Per questa nascita “notturna” il sole prende il ruolo di Hyleg o datore di vita trovandosi nel settore dell’ascendente (come spiegato dall’Hyleg/Afeta di Tolomeo e Bonatti). Dunque un sole forte e importante. Accentratore. Appunto politico. E posto in questa prima casa indica senza dubbio un ruolo di protagonista che non ammette parti secondarie.

Saturno è da parte sua, l’Almuten della carta, oltre che referente del segno solare, e si trova in VIII casa probabilmente il vero luogo di questa scatola nera! Si tratta di una VIII casa tutta versata nel segno della Vergine (ancora il supercontrollo del lavoro, delle entrate, del risparmio energetico, del massimo risultato con il minimo sforzo). Favorisce una sobrietà già indicata da Saturno e un controllo dell’emozione “carnale” ben lontana da certi uomini politici che hanno caratterizzato l’ultima cronaca della storia italiana. Possiamo confermare che questo non era di certo il punto debole del politico. Importante osservare, che questo Saturno è tradizionalmente in esilio. E questo dato fornisce una particolare sfumatura che deve essere tenuta presente come descrizione di un certo orgoglio del soggetto, per quanto non espresso direttamente.

In oltre Mercurio posto nella XII casa nei primi gradi del Capricorno descrive ancora una volta la potenza politica, burocratica e la dialettica assolutamente alta del senatore a vita. E lo pone a contatto con situazioni non proprio limpide.


In questa configurazione VIII - XII esiste probabilmente la zona grigia di cui abbiamo sempre sentito parlare e che ha dovuto prendere atto di alcune zone di ombra, di alcune spinte non proprio nitide all’interno della politica e della stessa economia. Si tratta almeno in questa sede, di una zona che riferisce segretezza, patto non divulgato, relazioni extrapolitiche.

Saturno, datore del segno e dispositore della VIII vive una importante opposizione con Urano. Oltre ad essere un aspetto generazionale (il loro incontro avviene ogni 13 anni circa) descrive uno degli aspetti a mio parere più distintivi dell’uomo politico. Si tratta di una necessità di controllare e gestire il cambiamento (qui le "spese" in segno acquariano) e conservare approvazione con un senso della prudenza particolarmente elevato. L’aspetto descrive anche prove dure (anche nell’infanzia/adolescenza per via del segno leonino di cui bisogna fare uno studio specifico) e insiste sulla forza e la gestione dei compromessi.

In tratti estremi si possono registrare secondo le letteratura più popolare, caparbietà e crudeltà. Insomma esiste una certa “freddezza” dell’uomo politico che pare essere confermata dalla sua prassi. Perfino nei momenti più dinamici e nervosi della storia personale, l’uomo ha un controllo assoluto. Dunque una qualità non da poco, nonostante l’opposizione descriva anche aspetti negativi. Come l’impazienza, decisioni bloccate che paiono assolutamente irrisorie se pensiamo al personaggio politico e alle sue soluzioni politiche.



Una seconda opposizione è descritta dalla presenza di Venere a Nettuno sull’asse della I-VII casa. Venere di per se descrive in questa posizione un aspetto bello, un certo dono per le relazioni, anche galanti. Ma Nettuno e il Punto di Fortuna (in genere un punto molto fisico della carta) si oppongono tenacemente. E piegano letteralmente il proposito di Venere. E lo fanno anche in senso astrologico essendo questo asse legato alla colonna vertebrale (leone) e al sistema circolatorio. Insomma in questo frangente si può anche leggere la possibile formazione ossea della schiena del senatore che da un punto di vista energico, pare sopportare il peso un ruolo che via via si fa sempre più importante. Dunque una Venere lesa.

E’ un aspetto che secondo Alesteir Crowley designa manipolazione, attrazione per l’oro per quanto fisico e materiale e una persuasione perfino verbale con tanto di proclami ad effetto! Che dire!

Mentre il senso politico ideologico è tutto a favore della prassi e dello scopo, tensione prettamente capricorniana. Da un punto di vista psicologico, tuttavia, possiamo leggere questo aspetto come una sorta di "carenza affettiva" e una particolare "durezza" che mette un ulteriore conferma sulla distanza che il politico avrebbe preso dal mondo edonistico e sensibile.


E questo nonostante la X casa in scorpione che per quanto vuota, ha un certo valore nella carta. Il medio cielo è sempre suggeritore della riuscita sociale del soggetto e della sua "reputazione". Lo scorpione si fa da sempre portatore di potere creativo (sessuale e libidico) e quello propriamente plutoniano materiale, oltre che alla gestione stessa del Potere. Ed è evidente che la predisposizione della carta spinge tutta per questa ultima ipotesi. Se non che rimarrebbe una domanda molto interessante: cosa è avvenuto nell’affettività del politico?



Plutone referente moderno dello scorpione è congiunto con Giove (incontro ogni 13 anni) sulla cuspide finale della VI casa nel segno del Cancro. Per molti astrologi questa congiunzione descrive il tratto peculiare della real politik andreottiano come espressione di una epoca che ha dovuto fare in conti con molti passaggi importanti. Evidentemente descrive un senso molto alto di adattamento/orientamento, senso del “regno” e dei suoi meccanismi più segreti con una certa abilità retorica e manipolatoria. Accentramento, dominio e prontezza di rinnovamento. Non poteva esserci migliore elemento planetario per descrivere l’astuto e intellettuale uomo di Stato. Ma questo potenzia anche quel controllo e quella freddezza del capricorno che si delinea nella carta. In un luogo (cancro di sesta casa) in cui esiste uno sviluppatissimo senso dell’attaccamento al lavoro, ed evidentemente alla tradizione famigliare e storica.


L’opposizione di Mercurio (nella XII dove esiste una certa dimensione dell’affare nascosto o diversamente lecito) aumentano il senso di diffidenza prudenza da rendere questa psicologia assolutamente portata per il suo incarico. L’uomo politico non si lascia trascinare, vaglia, e la rinuncia a molti eventi probabilmente ha costituito uno dei suoi punti di forza. L’ambizione è rafforzata dall’opposizione con Plutone e gli danno una certa attrazione per le cose “occulte” ma anche nei modi di raggiungerle (ancora Plutone come materia).  Azzardo, lancio, e senso dell’affare. Tuttavia anche in questo aspetto si deve osservare un ulteriore indizio di allontanamento freddo dalla sfera affettiva che per ora non trova altre spiegazioni.

La sesta casa, poi, da sempre indica un ruolo burocratico, ma anche il mestiere della medicina, l’indirizzo universitario che Andreotti avrebbe voluto intraprendere. Ma inevitabilmente, vuoi per ragioni sociali (uno stato economico precario della famiglia) e vuoi per ragioni propriamente caratteriali, il senatore scelse Giurisprudenza. Si laureò a pieni voti a 22 anni (1941). La sua tesi di Laurea: “Personalità del delinquente nel diritto della Chiesa”.

Sul piano affettivo poi, esiste evidentemente una configurazione importante che pone proprio l’idea di essere e agire nel mondo secondo libera volontà che si scontra con l’essenza del sopravvivere che in questa carta paiono molto contrastate. Detto altrimenti, le scelte di carriere sono state sacrificate a molto altro, evidentemente. Mercurio opposto alla Luna, descrive questo aspetto: il sentire e il pensare sono state sempre accuratamente vagliate, sebbene sempre in netta antitesi (oltre a rimandare ad un nucleo famigliare non proprio integro e “risolto”).


Tuttavia la luna gemellina di questa carta, sempre nella sesta casa, contribuisce non poco a potenziare il talento di uomo politico che può tenere la conversazione con chiunque! Di ogni rango. Dal più basso popolano al più alto re del mondo! E chissà se uno dei segreti del suo Potere non sia rappresentato da questo aspetto. Poiché questa luna, anch’essa un po’ “fredda” nella zona della sesta casa, fa emergere una certa leggerezza che rende conviviale il soggetto, ma molto, molto attento e fin troppo sensibile al cambiamento dell’ambiente. Si tratta di un altissimo grado di attenzione che probabilmente il bambino Giulio ha dovuto comprendere fin da subito con certi cambi nella famiglia che per ora rimangono piuttosto ignorati.


Uno sguardo al contesto genitoriale e alle costellazioni famigliari, come percepito dal senatore, può allargare la visione di insieme. E qui che si possono cogliere importanti sfumature psicologiche altrimenti rimaste sullo sfondo del proprio vissuto (il metodo di analisi è quello offerto dagli studi dell’astrologa e psicologa Liz Green)

La quarta casa è centrata sul segno del Toro. Casa vuota rimanda quasi sempre ad un paterno poco presente. Venere come signore del segno, posta in I casa, nel segno dell’acquario fornisce una percezione del paterno (e della radice del contesto storico famigliare) molto sentita. Il sentimento qui pare essere in parte molto forte, e in parte sublimato, L’acquario intende sopperire il sensibile con un processo di intellettualizzazione e con atti creativi che probabilmente cercano di controllare questo settore. E questo porta anche ad risentito di separazione/divorzio dagli stessi legami che qui diventano portatori del paterno (acquario come espressione di indipendenza). In oltre l’opposizione a Nettuno, sull’asse relazionale, analizzato precedente, si fa, qui, portatore di ipersensibilità, dispersione, e potrebbe indicare la perdita stessa del paterno e un “cattivo” condizionamento psicologico (la letteratura descrive nevrosi, evasione e “invenzione” di paradisi artificiali fattori che indica un alto livello di creazione del soggetto di questa carta).

Detto altrimenti il sentimento (Venere) e la sua elaborazione (Nettuno) inventano nuove vie di espressione. E potrebbe trattarsi di una lieve incrinatura psicologica che di fatto, per i cultori della medicina energica e sintomatica, si legge proprio come il peso e il compromesso della schiena curva, come precedentemente indicato. Dunque un peso che in qualche modo potrebbe aver oscurato la vita del soggetto. All’età di due anni il senatore rimase orfano del padre, maestro elementare, morto di pleurite. E in seguito perderà anche l’unica sorella Elena. Una strada in salita, dunque. Evidentemente questo fatto ha potenziato il senso di responsabilità della identità politica.


La decima casa, in Scorpione, richiama la figura materna. Anche qui la casa non accoglie pianeti. Marte è posto sempre nella prima a circa dieci gradi da Venere portanto in condizione di relativa vicinanza al paterno. Tuttavia questa figura pare descrive una percezione emancipata che nel caso specifico viene rappresentata da Marte in prima casa (energia fisica, iniziativa). L’opposizione con Saturno (VIII leone) tuttavia comporta una restrizione anche del materno che potrebbe essere portatore di lutto e perdita.

In oltre sia il paterno che il materno hanno una corrispondenza nella loro distanza e nei due pianeti che vi si oppongono descrivendo qualcosa in più di questa relazione di cui non ci è giunto molto. Esiste come una sorta di “estraneità” pacifica che per ora non trova altra definizione. Infatti, si lamenta una mancanza di informazioni sull’albero genealogico del politico per cui sin dal primissimo contesto genitoriale non si hanno molte conoscenze. Come sempre, il compito spetta agli storici.

L’altro referente della X è Plutone che posto in VI (cancro) congiunzione con Giove indica una presenza costante e quotidiana del materno, attaccata alla cura del soggetto. Una presenza che descrive probabilmente una particolare insistenza e preoccupazione non priva, sul piano simbolico, di un eccesso di zelo, di prudenza e di un esagerato attaccamento al figlio (Giove congiunto). Come è probabilmente che non ci sia stato un totale equilibrio psichico della stessa figura, percepita forse un tantino “invadente”.

A questo livello, l’opposizione di Mercurio (XII casa) descrive una certa predisposizione a gestire la materia, attraverso stratagemmi di varia natura che paiono essere stati percepiti per linea materna! E questo per forza di cose, visto che la madre ha dovuto inventarsi anche il ruolo di padre.  O perché lo stesso soggetto ha saputo, anche in questo caso, trasformare una situazione complessa, in una occasione di sviluppo. Che dire…


L'opposizione Mercurio Plutone conferisce notorietà e scritti anche dopo la morte. 
Si tratta di una configurazione
 che hanno poeti scrittori. 
E in particolare riguarda anche 
il genio di Jonh Lenon



In entrambi i casi, i genitori sono coinvolti con opposizioni che in fase di lettura denotano particolari talenti “politici” del senatore. E dunque, per essere nel pragmatismo andreottiano, di necessità virtù.

Che vi sia una particolare eredità del tema genitoriale è confermato anche dalla presenza dell’asse nodale che posto sulla V/XI casa, nella polarità gemelli/sagittario. Come osservato dalla prassi personale, questa configurazione è un’ulteriore sfaccettatura dell’asse IV/X per cui è molto possibile riscontrare a questo livello un problema di integrazione dello stesso ruolo genitoriale o dell’essere figli dei stessi genitori per cui molte responsabilità finiscono per ricadere sul soggetto.
 
Il nodo nord posto sulla cuspide del Sagittario in XI tuttavia rimanda anche ad un’altra sfaccettatura di questa carta. Si tratta delle amicizie, di certi contatti anche “internazionali” che sono appunto oscurati dal nodo. È la pratica di coltivare la relazione solo se interessata con una forte predisposizione all’ordine strategico, e con una particolare attenzione al livello  geopolitico. Come pure esiste una forte predisposizione al cogliere l’occasione al volo, di rigirare certe situazioni che sono talenti specificatamente politici, di seguire il proprio “interesse”. Esiste un programma astrologico (ed evidentemente iscritto nel “clan” genealogico) di diventare il più bravo, di essere il migliore, qui inteso come fonte di comprensione e di intelligenza. Genio più che divo!

Considerando il nodo come ascendente, la casa solare si troverebbe nella posizione di XI casa, valore già confermato dal nodo radix e confermando la predisposizione alle alleanze, agli accordi e alla creazione di un vero proprio “culto”: la corrente andreottiana. 


Tuttavia, come spesso accade, il nodo in sagittario si fa bloccante del movimento, dello “straniero” rendendo il soggetto particolarmente legato alla sua origine e alla tradizione (e qui potrebbe anche esserci lo spazio per una analisi medica riguardo alla facilità del movimento fisico). Per cui il soggetto avrebbe trovato un fortissimo fondamento in se stesso (atto iniziatico del capricorno) e tuttavia impedendo l’entrata di novità e variazioni di programma. Un conservatore anche da questo punto di vista.

Il regente nodale è Giove che posto in sesta continua a confermare l’importanza di concentrare tutte le energie al lavoro, al controllo e ad una straordinaria efficienza senza mai fermarsi. Si direbbe una attività ossessiva compulsiva! E la presenza di Plutone, come già descritto fa conoscere tutti gli stratagemmi. I trucchi del mestiere, gli agguati, la strategia, le trappole, le lusinghe. Il tema pare rafforzare questa convinzione: queste sono le regole del gioco, io le ho capite, e vinca il migliore… che però in fatto di efficienza sono io!

In oltre, la sesta casa cancerina, conferma le radici e il Regno sono assolutamente nel suo luogo, ovvero il soggetto stesso. Il potere in quanto tale è affermato da questi talenti rappresentati dalla carta. Il punto segno dunque, come referente del nodo nord conferma la forza e la determinazione del soggetto nel “controllare” l’ambiente, la cerchia fosse anche quella stessa si Saturno!


Nel tema in oltre esiste un interessante trigono chiuso tra Lilith, Urano e Luna che descrive una combinazione originale riguardo alla capacita di trasformazione, adesione e scopo. Il trigono si compie per altro nei segni di aria confermando il valore assolutamente mentale di questo incontro -  diremo una misura della sua intelligenza – e coinvolge due case di fuoco e una si terra. All’apice Lilith, che sovente indica la radice inconscia di un certo stimolo e di un certo impulso che getta una luce "sinistra" sul tema. Il punto raccoglie ancora una volta la relazione (bilancia) nella casa “internazionale” per cui qui Lilith si fa portatrice anche di trattative “parallele” e sconosciute alla cronaca ufficiale, evidentemente. Ma qualcosa non è mai chiaro in queste trattative per cui l’ombra di Lilith pare oscurare di molto la condizione di chiarezza e di legittimità dell’accordo. E questo visto soprattutto dalla parte del politico che qui applica probabilmente molti stratagemm.

E per una certa letteratura questa configurazione (aggiunge al trigono sensibilissimo ed intuitivo Luna/Urano) conferma una certa dote medianica del politico se non altro per quello che concerne il talento e il fiuto politico. Ed esiste anche una traccia per un certo “contenuto magico” che fino ad oggi non è certo pervenuta alla pubblicistica. Venere in I casa acquariana potrebbe rafforzare questa “marcia” in più anche se quanto affermato va relazionato alla sua opposizione a Nettuno.

La mente astratta, la cultura, la conoscenza sono assolutamente sentiti dal soggetto con un forte senso di seduzione per tutto quello che è conoscenza.

La quadratura del Sole a Lilith, in oltre, potrebbe essere portatore dei copiosi compromessi espressi dalla carta (appunti i patti, gli accordi) che hanno in qualche modo “oscurato” la libera azione del Sole e della coscienza del soggetto. E il confine di Lilith sulla cuspide dello scorpione, certo, potenzia di molto questa ipotesi descrivendoci un'altra scatola nera!

Il vertex di settima, secondo un percorso di studi che presto andrò a pubblicare, definisce la ricerca da parte del soggetto di una relazione “elevata” anche negli affari. E definisce una spinta importante del soggetto a raggiungere una condizione sociale e psicologica “alta”. E da' fondamento a questo sentimento del trovare molte conferme nel proprio potere e nel proprio operato, oltre che nella propria influenza (esiste un tema di  "superiorità" davvero prominente e forte che il soggetto certo non ha potuto fare a meno di confermare nella sua prassi esistenziale). Nelle analisi personali, questa configurazione sovente mi porta di fronte a soggetti che cercano la relazione amorosa e affettiva, ma poi se ne guardano bene nel compromettersi; oppure la vivono con molte contraddizioni, cercando altre avventure, e venendo meno alla propria coerenza coniugale. Laddove la “dolce meta” e usata più che vissuta. E secondo la tradizione sarebbe anche il Vertex dello stesso Machiavelli! Descrive in poche parole un altro grado di opportunismo, laddove lo stesso soggetto diventa “sordo” alle esigenze dell’altro e tende a bloccare un certo flusso emotivo. Dunque anche per i più scettici della disciplina, Machiavelli e Andreotti hanno qualcosa in comune!


Ogni tema natale include uno schema sincronico di successione di cicli, e uno diacronico di relazione con i cicli precedenti, come ricorda l’interessantissimo saggio di Richard Tarnas. In questo senso ogni ciclo diventa elemento di analisi di una determinata condizione del tema natale, importante sia per una di lettura simbolica e sia per una osservazione metastorica.

 

La congiunzione Giove Plutone si verifica in media ogni 13 anni. La sua durata e di circa cinque mesi. La sua ultima congiunzione risale nel giugno 1906 nel segno dei gemelli. Dopo la nascita del senatore troviamo le seguenti tappe utili per un confronto con gli eventi storici italiani e quelle biografiche del senatore:
giugno 1931 cancro
luglio 1943 leone
settembre 1955  agosto 1956 leone
Settembre novembre 1968 vergine
Settembre dicembre 1981 bilancia
Ottobre gennaio 1994 1995 scorpione
Novembre gennaio 2007 2008 tra sagittario e capricorno. Questa ultima inizia sul 21 27  grado sagittario, diventa esatta al 28 grado del sagittario, e termina per congiunzione larga al 20 gennaio del 2008. si tratta dell’ultima congiunzione del tema che tocca proprio la XII casa della carta. la prossima sarebbe stata vissuta nel marzo 2020 e gennaio 2021. Chissà se usciranno ulteriori elementi  biografici!

L’altro aspetto più forte è quello dell’opposizione tra Urano e Saturno (asse leone acquario) uno riformatore e ribelle, l’altro “restringente” e autoritario. Due tendenze storiche molto forti che duellano fortemente per una risultane che non ammette compromessi. Si tratta di un aspetto più lungo che si compie ogni 45 anni. L’ultima volta la storia ha registrato questo evento nel febbraio agosto 1873 sull’asse capricorno cancro. Il senatore incontrerà questo evento dalla sua nascita nel
febbraio/ottobre 1965, asse pesci/vergine;
settembre/aprile 2008/2009/2010 in più periodi, asse pesci vergine.


Questi movimenti potrebbero essere indicativi per la chiusura di un ciclo tanto storico quanto personale, del soggetto collegato al contesto socio politico. Ovviamente per uno studio più preciso sarà necessario affrontare anche le aperture di questi cicli per osservare i punti di crisi. Per cui le congiunzioni di Urano/Saturno (maggio 1941, agosto 1942 nel segno dei gemelli un un punto della carte che rimanda alla cuspide della sua quinta casa; gennaio 1987 marzo 1989 nei segni del sagittario e del capricorno). E lo stesso per le copiose opposizioni di Giove e Plutone che potrebbero descrivere gli eventi critici della vita del soggetto (con forti valori di trattativa e accordi, essendo posti nel radix come significatori della VII casa).


Un ulteriore sguardo potrebbe essere offerto dalle progressioni secondarie del suo tema (un grado del sole uguale ad un anno). In questo caso verrà analizzata la quadratura e la opposizione.

Il sole posto a 23 gradi del capricorno.
A 26 gradi inizia la quadratura con Lilith portata avanti fino all’età di 11 anni (1930) con il passaggio di transito della Luna. Sarebbe interessante comprendere quali strani pensieri esistevano nel piccolo Giulio!

A 5° dell’acquario (9 anni/1930) inizia la opposizione con Nettuno e punto di Fortuna fino al 12° acquario.

La 19° acquario arriva la congiunzione con Marte (23 anni/1942).

Al 26° acquario congiunzione ad Urano e opposizione a Saturno (Andreotti ha 30 anni).

Al 8° Pesci (42 anni/1961) inizia la quadratura ai nodi, fino al grado 13 (Il presidente è già passato al ministero della Difesa).

Al 22 Pesci (49 anni/1968) inizia una quadratura con la Luna per durata di sette anni. Mentre a  41 anni (siamo 1960) inizia la quadratura a Mercurio, fino al 3 grado ariete.

Al 2° Ariete inizia la quadratura a Plutone e Giove (Andreotti avrebbe 66 anni e siamo nel 1985, gli anni del Pentapartito dove il senatore presiede il ministero degli Esteri nel governo Craxi). Un periodo che pare durare per circa 10 anni (picco per il 1991, anno in cui diviene senatore a vita). Verso gli 87 anni, inizia una quadratura del sole a se stesso, mentre sui 90 anni di età inizia (2009) la opposizione a Lilith. La morte sopraggiunge al 27° grado dell’ariete, laddove il sole, opposto sempre a Lilith, tocca in congiunzione Marte transito (la congiunzione tolleranza di 5 gradi). Questa griglia potrà permettere allo studioso biografo uno studio comparato molto interessante delle fasi storiche e psicologiche del soggetto.





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